sabato 31 ottobre 2015

la città intorno ai bambini


Ci sono punti di vista che hanno bisogno di tempo per posizionarsi e guardare quello che conta. Ci sono misure che vanno prese con gli occhi e con il corpo. Ci sono le misure dell'esperienza. Ci sono le immagini e le storie ad accompagnare questi viaggi della fantasia, queste avventure quotidiane. C'è la tenacia di genitori e scuole. E ci sono i bambini e le bambine. La città, quella vera, sa che la loro misura è incommensurabile e che nessun parco, nessuna strada, progettati e pensati per loro, potrà mai contenere gli slanci, le corse, le cadute, la velocità e la lentezza, gli sguardi attenti. Se i bambini diventassero misura dei nostri giorni, nella città reale, sapremmo apprezzare il valore di una passeggiata a piedi per andare a scuola o al parco, l'uso dei mezzi pubblici per gli spostamenti quotidiani, la scelta di mezzi di trasporto alternativi all'automobile, la sosta nei cortili delle scuole e tanto altro. Un valore trascurato e mortificato dalle scelte di chi amministra la città ma sul quale dovremmo insistere come genitori ed educatori. La città si scopre, si cambia sognandola.
Nella mia vita di mamma e con la mia formazione legata all'architettura e agli spazi della città non ho potuto fare a meno di unire esperienze e conoscenze e trasferirle negli spostamenti in città e nell'uso della città. Gli sguardi si sono incrociati e arricchiti nel tempo, i libri hanno aggiunto un valore fondamentale: andare oltre il possibile, scardinare regole, allargare gli spazi dell'esperienza. E allora a queste parole segue una raccolta di immagini di albi illustrati, di fotografie di vita di città con due bambini piccoli, di belle pratiche nelle città, di guide pensate per i bambini e le bambine, di scoperte fatte andado verso gli altri e le altre. Impossibile contenere tutto ma tante cose si sono incontrate finalmente.
 

C'è chi insegna 
guidando gli altri come cavalli
 passo per passo:

forse c'è chi si sente soddisfatto
 così guidato
C'è chi insegna lodando
 quanto trova di buono e divertendo:

c'è pure chi si sente soddisfatto
 essendo incoraggiato.
C’è pure chi educa, senza nascondere 
l'assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
 sviluppo ma cercando
 d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.

Danilo Dolci



 

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